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Introduzione alle Colture cellulari

Grazie all’esperienze effettuate nel corso di colture cellulari è stato possibile, lavorando con cellule animali, avere un riscontro pratico di ciò che è stato appreso nel corso di biologia cellulare. Tanto più che tale esperienza costituisce il punto di partenza per imparare a conoscere e a manovrare le cellule.
Nel corso è stato possibile lavorare con due tipi di cellule, di classe seconda in pericolosità (minore pericolosità), secondo le indicazioni della ATCC:
- CELLULE ADESE: cioè aderenti al substrato costituito da materiale in plastica sterile (fiasche  o capsule petri). Sono cellule SaOS, una linea di osteosarcoma umano.
- CELLULE in SOSPENSIONE: cioè non aderenti al substrato. Sono cellule HL60, appartenenti ad una linea leucemica umana.
Per crescere una linea cellulare ha bisogno di certe condizioni, il più possibile vicine a quelle di vita: è necessaria una certa temperatura, un certo tipo di substrato e terreno di coltura. Quest’ultimo può essere di vari tipi ma principalmente deve contenere una soluzione isotonica e tamponata con sali inorganici, una fonte energetica, amminoacidi e siero. Non deve comporsi di sostanze tossiche e deve tenersi lontano dalla luce (evitare azione di luci fluorescenti sui componenti fotosensibili). Il pH di solito è intorno alla neutralità e l’osmolarità è come quella del plasma umano: 290 mOSM/kg.
In seguito a queste considerazioni sono stati preparati 80 mL di terreno completo al 10% di FCS composto da:
70,4 mL base di terreno RPMI1640
8    mL di Fetal Calf Serum (prima scomplementato)
0,8 mL di L-glutammina 200 mM per sintesi di acidi nucleici
0,8 mL di antibiotici (penicillina/streptomicina)